Convegni

Osservare conoscere e comprendere

Convegni

Osservare conoscere e comprendere

by

wp_10008113

Genova, 8 giugno 2019

In questa relazione viene descritto il modello Tavistock come possibilità di conoscenza e di comprensione. Conoscere nel senso di apprendere e ritenere nella mente una nozione, di avere pratica del modello; ma soprattutto possibilità di avvicinarsi all’altro per comprendere, per comprenderlo, accogliere nella propria mente quella dell’altro, creare dei legami, entrare in contatto profondo con i sentimenti dell’altro. Nel modello è insita anche una terza dimensione, quella della sorpresa e del sorprendersi. La capacità di meravigliarsi richiede di lasciarsi prendere all’improvviso e alla sprovvista, tralasciando il corso dei propri pensieri e delle proprie emozioni per lasciarsi assorbire nella nuova situazione.
“E’ l’essere colti da qualcosa di inaspettato e di oscuro che ti raggiunge all’improvviso e provoca uno stato psichico che scompagina momentaneamente le competenze acquisite” (Maltese, 2010).
Presuppone un’apertura al mondo, curiosità, impegno, forza per tramutare in rappresentazioni le emozioni recepite e per seguire il nuovo corso.
Bion qualifica “awe” – il nostro oh! – l’emozione che prova la parte primitiva della mente dinanzi alla realtà nel corso della nostra vita e la considera il primum movens per l’accesso alla conoscenza.
E questa è l’esperienza di tutti coloro che si avvicinano e poi si formano al modello Tavistock e all’Infant Observation.

Osservare conoscere e comprendere

Genova, 8 giugno 2019

In questa relazione viene descritto il modello Tavistock come possibilità di conoscenza e di comprensione. Conoscere nel senso di apprendere e ritenere nella mente una nozione, di avere pratica del modello; ma soprattutto possibilità di avvicinarsi all’altro per comprendere, per comprenderlo, accogliere nella propria mente quella dell’altro, creare dei legami, entrare in contatto profondo con i sentimenti dell’altro. Nel modello è insita anche una terza dimensione, quella della sorpresa e del sorprendersi. La capacità di meravigliarsi richiede di lasciarsi prendere all’improvviso e alla sprovvista, tralasciando il corso dei propri pensieri e delle proprie emozioni per lasciarsi assorbire nella nuova situazione.
“E’ l’essere colti da qualcosa di inaspettato e di oscuro che ti raggiunge all’improvviso e provoca uno stato psichico che scompagina momentaneamente le competenze acquisite” (Maltese, 2010).
Presuppone un’apertura al mondo, curiosità, impegno, forza per tramutare in rappresentazioni le emozioni recepite e per seguire il nuovo corso.
Bion qualifica “awe” – il nostro oh! – l’emozione che prova la parte primitiva della mente dinanzi alla realtà nel corso della nostra vita e la considera il primum movens per l’accesso alla conoscenza.
E questa è l’esperienza di tutti coloro che si avvicinano e poi si formano al modello Tavistock e all’Infant Observation.

CONTINUE READING...

COMMENTS ARE OFF THIS POST

Osservare conoscere e comprendere

2001 XXXI 12/01
Patrizia Gatti

L’articolo prende spunto dalla pubblicazione del libro ‘Storie da una specie in via di estinzione’, che
illustra una ricerca-intervento sulla realtà giovanile.
La tesi sostenuta è che il racconto della propria vita, o del proprio vissuto, possa costituire un’opportunità di riflessione, crescita e cambiamento – anche in senso terapeutico – se c’è qualcuno disposto ad ascoltare.
Il metodo autobiografico pretende di attribuire alla soggettività un valore di conoscenza, ma offre anche l’opportunità di effettuare un’analisi sulla società e sui suoi cambiamenti.
Dopo un’introduzione sulla metodologia, l’articolo offre una sorta di istantanea sulla realtà dei giovani, ‘specie in via d’estinzione’, che per questo motivo va studiata, conosciuta, rispettata, compresa e protetta.

Affido familiare, istruzioni per l’uso

Maria Deidda, Patrizia Gatti
1999 XXIX 14/99

L’articolo è un’introduzione generale e di apertura alla tecnica dell’affido e una rivisitazione sugli elementi più significativi.
L’affido familiare è uno strumento affascinante ed estremamente efficace, con enormi potenzialità
evolutive, ma molto delicato, che va utilizzato con competenza e consapevolezza da parte degli operatori sociali.
Dopo un breve inquadramento storico e normativo, le autrici prendono in esame in modo più dettagliato alcuni aspetti tecnico-gestionali che stanno alla base dello strumento applicativo.

Il ruolo dello psicologo all’interno dei servizi sociali del Comune

Patrizia Gatti, Alessandra Rossi

Le riflessioni nascono dall’attività di psicologo svolta per diversi anni nei servizi sociali di due Comuni della Liguria.
Negli anni ’90 il Piano triennale dei servizi sociali della Regione Liguria prevedeva l’inserimento
dello psicologo in una realtà operativa complessa, sebbene generalizzata. Questo permetteva di
poter lavorare in maniera interdisciplinare con i diversi operatori in gruppi funzionali e non gerarchizzati.
Nel lavoro complessivo la consulenza psicologica ha rappresentato oltre all’essenziale parte dell’attività clinica specifica, un momento preventivo e qualificante del servizio.

Centro d’ascolto per adolescenti

Un’esperienza nelle scuole medie inferiori e superiori di S. Margherita Ligure

1996 XXVI 14/96
Patrizia Gatti, Alessandra Rossi

Le autrice raccontano l’esperienza di uno sportello di counseling attivato all’interno di due scuole.
Dopo un’introduzione sulla metodologia dell’intervento, svolgono un’analisi qualitativa dei dati raccolti, soffermandosi in particolare sulle motivazioni della richiesta di aiuto degli adolescenti che hanno avuto accesso allo sportello.

TOP