Lo sguardo oltre
Torino, 2-5 novembre 2017
Psicoterapeuti e operatori provenienti da ogni parte del mondo si sono incontrati per riflettere sulla metodologia dell’Infant Observation nel XXI secolo. Gli interventi hanno testimoniato dell’attualità dell’Infant e del suo profondo significato nel campo della formazione
In particolare nella relazione di Patrizia Gatti e Mariadele Santarone
viene messo in luce quali siano le difese e come il setting osservativo, il seminario e il gruppo possano fungere da contenitori capaci di aiutare chi osserva a separare e distinguere ciò che attiene alla propria storia e alla propria personale esperienza e ciò che attiene alla vita neonatale di quello specifico bambino, della sua mamma e delle figure che si prendono cura di lui.
Le autrici riflettono anche sulla necessità di confrontarsi con i continui e rapidi cambiamenti sociali e culturali che il XXI secolo impone: “L’esperienza infantile dell’osservatore” nato negli anni ’60 è certamente ben diversa dall’esperienza infantile dell’osservatore nato nel 2000, basta pensare alle famiglie monoparentali, ai processi migratori e di integrazione, alle tecnologie procreative.
Per questo bisogna porre una giusta rilevanza e un’attenta cautela nel maneggiare le numerose “diversità” del secolo attuale, per aiutare l’osservatore e il gruppo a fare una buona esperienza formativa senza rischiare di avvilupparsi su considerazioni più sociologiche o speculative che sulla e nella profondità dei mondi interni del contesto osservativo.
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