OPL, Milano 27 marzo 2017
Il webinar ci conduce dagli esordi dell’Infant Observation, così come teorizzati da Esther Bick alla fine degli anni ’40, sino alle sue applicazioni più recenti in campo educativo, scolastico, istituzionale e medico.
Attraverso filmati e brevi passaggi di osservazioni e diari ‘storici’ si ha evidenza di come l’osservazione del comportamento infantile dei bambini piccoli abbia sempre svolto un ruolo centrale in ambito psicoanalitico.
L’Infant Observation è strumento formativo privilegiato per gli operatori che si occupano a più livelli di bambini e famiglie, che permette una nuova via di accesso alla mente del neonato più ‘naturale’, rispettosa ed efficace, aperta alla ricerca di un significato oltre l’ovvio. Consente di avvicinare il bambino senza avere nella mente teorie o ipotesi da verificare; nell’Infant, infatti, l’ipotesi è da trovare e non da confermare.
Vengono letti anche alcuni protocolli di osservazione, che mostrano – quasi in diretta – come un bambino cresce e si relaziona al mondo che lo circonda e come, sin dalla nascita, il neonato sia un essere “pensante”, desideroso e non solo bisognoso di relazionarsi con l’Altro, capace di intenzionalità; in definitiva una persona a livello cognitivo e anche affettivo.
L’Infant Observation nella formazione psicoanalitica e le sue applicazioni
OPL, Milano 27 marzo 2017
Il webinar ci conduce dagli esordi dell’Infant Observation, così come teorizzati da Esther Bick alla fine degli anni ’40, sino alle sue applicazioni più recenti in campo educativo, scolastico, istituzionale e medico.
Attraverso filmati e brevi passaggi di osservazioni e diari ‘storici’ si ha evidenza di come l’osservazione del comportamento infantile dei bambini piccoli abbia sempre svolto un ruolo centrale in ambito psicoanalitico.
L’Infant Observation è strumento formativo privilegiato per gli operatori che si occupano a più livelli di bambini e famiglie, che permette una nuova via di accesso alla mente del neonato più ‘naturale’, rispettosa ed efficace, aperta alla ricerca di un significato oltre l’ovvio. Consente di avvicinare il bambino senza avere nella mente teorie o ipotesi da verificare; nell’Infant, infatti, l’ipotesi è da trovare e non da confermare.
Vengono letti anche alcuni protocolli di osservazione, che mostrano – quasi in diretta – come un bambino cresce e si relaziona al mondo che lo circonda e come, sin dalla nascita, il neonato sia un essere “pensante”, desideroso e non solo bisognoso di relazionarsi con l’Altro, capace di intenzionalità; in definitiva una persona a livello cognitivo e anche affettivo.
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