close
I minori e la giustizia: Pensieri e linguaggi a confronto, tra psicoanalisi e diritto
Convegni

I minori e la giustizia: Pensieri e linguaggi a confronto, tra psicoanalisi e diritto

Napoli, 15 novembre 2014

La presentazione del libro “Bambini a rischio di ingiustizia” che si è tenuta a Napoli ha favorito un momento di confronto tra il gruppo di psicoterapeuti, avvocati e magistrati di Milano e quello napoletano sulle esperienze di lavoro interdisciplinare nel campo dell’adozione, della giustizia minorile e del diritto di famiglia.
La relatrice nel suo intervento si è soffermata in particolare su alcuni punti del lavoro interdisciplinare basato sull’approccio psicoanalitico. La necessità di trovare un linguaggio condiviso tra le diverse culture e prassi professionali, di apprendere reciprocamente nel rispetto delle differenze, talvolta imparando anche a tollerarle. Una “lingua nuova” che permetta prima di tutto di comunicare, ma anche di pensare e sentire insieme, di spogliarsi in un certo senso delle conoscenze rassicuranti e anche dei pregiudizi degli specifici saperi. Una lingua nuova che faciliti il silenzio, che insegni a parlare meno ed ascoltare di più, che possa aiutare a pensare e non agire, a tollerare il non senso, la follia, la sofferenza. E soprattutto un linguaggio per una integrazione nell’operatività di ciascuno e nella collaborazione tra diverse professioni.
Altro punto rilevante del gruppo di lavoro interdisciplinare su cui la relazione si è focalizzata è il concetto di terza deprivazione di Louise Emanuel. Nelle situazioni traumatiche le dinamiche familiari disfunzionali riproducono spesso anche tra gli operatori la stessa conflittualità e la stessa patologia che le caratterizzano e possono avere sui professionisti coinvolti un impatto tale da interferire sulla capacità di pensare, contenere, curare e provvedere in modo adeguato ai bambini e alle famiglie.


COMMENTS ARE OFF THIS POST