ARES, Bari 10 ottobre 2011
La relazione presentata al Corso pratico finalizzato allo sviluppo continuo professionale degli operatori: Ruolo degli attori coinvolti e finalità degli interventi psicologici si sofferma sulle difficoltà di pensiero dei bambini adottati.
Dopo un excursus sulle più recenti ricerche, attraverso un ricco materiale clinico viene mostrato come il successo scolastico sia raggiungibile anche per i bambini adottati anche se all’inizio della loro carriera scolastica presentano difficoltà di apprendimento delle più varie.
Le storie illustrate raccontano di situazioni dove l’apprendimento scolastico si è riattivato, dove il divieto alla conoscenza è stato rotto e la possibilità di ri-pensare ri-costruire di ri-narrare la propria storia, di integrare quindi le esperienze autobiografiche ha permesso al pensiero di svilupparsi e di riprendere il suo cammino.
Le difficoltà dei bambini adottati sono pertanto collegabili alla loro storia, alla loro dolorosa esperienza di vita e non sempre solo a fattore biologico o danno organico. Col tempo, una volta cresciuti, queste nuove persone mostreranno anche capacità come gli altri, in molti casi superiori, ma devono essergli concessi i propri tempi e le proprie strategie di apprendimento.
Dalla relazione risulta evidente che ogni bambino ha proprie strategie di apprendimento che vanno scoperte, capite e favorite nel senso soprattutto di rimuovere gli ostacoli psicologici che si oppongono a un libero fluire del pensiero.
L’apertura a nuovi pensieri è condizione necessaria perché l’apprendimento diventi possibile.
Rinascere insieme: la gioia dell’adozione Aspetti normativi, psicosociali e culturali nel processo adottivo
ARES, Bari 10 ottobre 2011
La relazione presentata al Corso pratico finalizzato allo sviluppo continuo professionale degli operatori: Ruolo degli attori coinvolti e finalità degli interventi psicologici si sofferma sulle difficoltà di pensiero dei bambini adottati.
Dopo un excursus sulle più recenti ricerche, attraverso un ricco materiale clinico viene mostrato come il successo scolastico sia raggiungibile anche per i bambini adottati anche se all’inizio della loro carriera scolastica presentano difficoltà di apprendimento delle più varie.
Le storie illustrate raccontano di situazioni dove l’apprendimento scolastico si è riattivato, dove il divieto alla conoscenza è stato rotto e la possibilità di ri-pensare ri-costruire di ri-narrare la propria storia, di integrare quindi le esperienze autobiografiche ha permesso al pensiero di svilupparsi e di riprendere il suo cammino.
Le difficoltà dei bambini adottati sono pertanto collegabili alla loro storia, alla loro dolorosa esperienza di vita e non sempre solo a fattore biologico o danno organico. Col tempo, una volta cresciuti, queste nuove persone mostreranno anche capacità come gli altri, in molti casi superiori, ma devono essergli concessi i propri tempi e le proprie strategie di apprendimento.
Dalla relazione risulta evidente che ogni bambino ha proprie strategie di apprendimento che vanno scoperte, capite e favorite nel senso soprattutto di rimuovere gli ostacoli psicologici che si oppongono a un libero fluire del pensiero.
L’apertura a nuovi pensieri è condizione necessaria perché l’apprendimento diventi possibile.
NO COMMENT